“Dottore! Ma i dolcificanti che sostituiscono lo zucchero fanno bene o fanno male? Ne sento tanto parlare e li trovo ovunque!”

Ti confermo che, negli ultimi anni, l’uso di dolcificanti artificiali come sostituti dello zucchero è diventato sempre più comune.

La crescente consapevolezza dei rischi associati al consumo eccessivo di zucchero, come l’obesità, il diabete e le malattie cardiovascolari, ha spinto molte persone a cercare alternative.

Un po’ come stai facendo tu!

Tuttavia, nonostante i loro presunti benefici, è importante considerare che i dolcificanti possono avere effetti negativi sulla salute.

“Ma dice davvero dottore? Beh, potrebbe chiarirmi un po’ le idee in proposito?”

Ma certo! Partiamo subito dagli effetti sulla salute.

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Impatto negativo sul microbiota intestinale

Il microbiota intestinale, di cui abbiamo parlato in un articolo pubblicato non molto tempo fa, è un ecosistema complesso di miliardi di batteri che vivono nel nostro intestino e svolgono ruoli cruciali nella digestione, nel metabolismo e nella modulazione del sistema immunitario.

Studi recenti hanno dimostrato che alcuni dolcificanti, come il sucralosio e la saccarina, possono alterare la composizione e la funzione del microbiota intestinale.

Queste alterazioni possono portare a una riduzione della diversità batterica, che è associata a una serie di condizioni di salute negative, tra cui infiammazioni, malattie autoimmuni e disturbi metabolici.

 

Alterazioni metaboliche

I dolcificanti possono influenzare negativamente il metabolismo del glucosio.

Alcuni studi hanno dimostrato che l’uso regolare di dolcificanti artificiali può alterare la risposta glicemica del corpo, aumentando il rischio di diabete di tipo 2.

Questo effetto potrebbe essere legato ai cambiamenti nel microbiota intestinale, che a loro volta influenzano il metabolismo del glucosio.

Quindi, l’idea che i dolcificanti aiutino a controllare i livelli di zucchero nel sangue potrebbe essere fuorviante.

 

Problemi gastrointestinali

I dolcificanti possono anche causare problemi gastrointestinali.

Alcuni dolcificanti, in particolare quelli appartenenti alla categoria degli alcoli zuccherini come sorbitolo e xilitolo, possono causare sintomi come gonfiore, gas e diarrea se consumati in grandi quantità.

Questi effetti possono compromettere ulteriormente la salute intestinale e il benessere generale e possono essere particolarmente fastidiosi per le persone con sensibilità digestive o sindrome dell’intestino irritabile.

 

Effetti psicologici

L’uso di dolcificanti può avere effetti psicologici indesiderati.

L’idea di consumare qualcosa di dolce senza le calorie associate può portare a un comportamento compensatorio, dove le persone si sentono autorizzate a mangiare di più o a fare scelte alimentari meno salutari.

Questo può vanificare l’obiettivo iniziale di ridurre l’apporto calorico e mantenere un’alimentazione equilibrata.

 

Dipendenza dal gusto dolce

L’uso regolare di dolcificanti può perpetuare la dipendenza dal gusto dolce. Abituarsi a sapori estremamente dolci, anche se privi di calorie, può rendere più difficile apprezzare e desiderare alimenti naturalmente meno dolci, ma più nutrienti, come frutta e verdura.

Questa dipendenza può ostacolare il passaggio verso un’alimentazione più sana e bilanciata.

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Soluzioni alternative

“Quindi, dottore, sarebbe meglio evitarli?”

La soluzione preferibile per migliorare la salute generale è ridurre l’assunzione complessiva di zuccheri e dolcificanti.

Adottare una dieta equilibrata, ricca di alimenti integrali, frutta, verdura, proteine magre e grassi sani, può aiutare a ridurre il desiderio di zuccheri e migliorare la qualità complessiva della dieta.

Inoltre, educare il palato a preferire sapori meno dolci può portare a un cambiamento duraturo nelle abitudini alimentari, con benefici significativi per la salute.

 

“Ma, dottore, se proprio non riesco a rinunciare a quel po’ di dolce almeno nel caffè e nel cappuccino?”

Se proprio non puoi fare a meno dei dolcificanti, è importante scegliere quelli che hanno un impatto minore sulla salute, in particolare sul microbiota intestinale.

Tra le varie opzioni disponibili, tre dolcificanti si distinguono per essere più sicuri e meglio tollerati: stevia, eritritolo e monk fruit.

Parliamone un po’!

 

  1. Stevia: è un dolcificante naturale estratto dalle foglie della pianta Stevia r È circa 200-300 volte più dolce dello zucchero, ma senza calorie. La stevia non sembra avere effetti negativi significativi sul microbiota intestinale, e alcuni studi suggeriscono che potrebbe persino avere alcuni benefici, come la riduzione della pressione sanguigna e un miglioramento della sensibilità all’insulina. È una scelta eccellente per chi cerca un’alternativa allo zucchero senza effetti collaterali importanti.

 

  1. Eritritolo: è un polialcol zuccherino presente naturalmente in alcuni frutti e alimenti fermentati. Paragonato allo zucchero, possiamo dire che possiede il 70% della sua dolcezza, ma con pochissime calorie e un indice glicemico praticamente nullo. L’eritritolo non viene fermentato dai batteri intestinali, quindi non causa disbiosi o problemi gastrointestinali significativi. È ben tollerato dalla maggior parte delle persone e non provoca sintomi come gonfiore o diarrea, comuni con altri alcoli zuccherini.

 

  1. Monk fruit: il frutto del monaco è un dolcificante naturale estratto dal frutto della pianta Siraitia grosvenorii, originaria della Cina. È fino a 200 volte più dolce dello zucchero e non contiene calorie. Come la stevia, il monk fruit non sembra avere effetti negativi sul microbiota intestinale, rendendolo un’opzione sicura per chi vuole ridurre l’assunzione di zucchero senza compromettere la salute intestinale.

 

“Dottore, grazie per le soluzioni alternative!”

 

Di nulla! Ma voglio precisare nuovamente alcuni punti.

È importante che tu sia consapevole dei potenziali effetti negativi dei dolcificanti sul microbiota intestinale e, di conseguenza, sulla salute generale.

Cerca di preferire le alternative naturali come stevia, eritritolo e monk fruit, ma ricorda che l’opzione migliore rimane sempre quella di ridurre al minimo il consumo di dolcificanti di qualsiasi tipo, imparando ad apprezzare i sapori naturali degli alimenti non dolcificati.

 

Ti aspetto in studio per parlarne a quattrocchi e magari per trovare la soluzione più adatta al tuo stato di salute attuale.

Lo sai che il tuo dietista preferito ha sempre una soluzione su misura per te!

Chiamami e fissa la tua prossima consulenza!

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