Il digiuno intermittente: regole e benefici di un protocollo alimentare molto discusso

Si parla sempre più spesso di digiuno intermittente, ma tu probabilmente non ne conosci bene regole, benefici e rischi. Scommettiamo?

Ho pensato quindi di spiegarti i punti essenziali di questo protocollo alimentare così complesso che, ci tengo a sottolinearlo, deve essere seguito unicamente se consigliato da un dietista.

Facciamo chiarezza e, magari, sfatiamo qualche mito!

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Perché fare il digiuno intermittente?

Prima di tutto, cerchiamo di chiarire che cos’è il digiuno intermittente, che si differenzia dal digiuno completo che invece dura per molte settimane.

Questo protocollo alimentare attiva il processo dell’autofagia, ovvero le cellule tendono a nutrirsi dei loro stessi componenti quando non hanno sufficiente energia per sopravvivere: è una sorta di autodigestione cellulare che rende il corpo più forte perché va a riciclare ciò che non serve.

Un meccanismo davvero eccezionale, ma molto più complesso di quanto sembra, motivo per il quale farsi seguire da un dietista è essenziale.

Per quanto riguarda il dimagrimento, alcune ricerche hanno riscontrato che in soggetti obesi o in forte sovrappeso il digiuno intermittente ha dato qualche risultato, ma i motivi per cui un dietista può consigliare questo protocollo alimentare sono ben altri.

Infatti studi in merito hanno riscontrato che questa pratica può provocare un aumento della sensibilità insulinica, può favorire la salute del nostro cuore e può aiutarci a prevenire disturbi neurodegenerativi.

In sintesi non si digiuna per dimagrire come molti invece pensano.

il digiuno intermittente

Tipologie di digiuno intermittente

Come avrai notato, il protocollo alimentare del digiuno intermittente è un argomento piuttosto complesso e ricco di sfaccettature, ed è per questo che voglio spendere due righe sui principali tipi di digiuno, per capire le differenze e le difficoltà nell’approccio.

  • Digiuno di 16 ore: è forse il più diffuso; ci si astiene dal cibo per 16 ore al giorno, mentre nelle restanti 8 ore si inseriscono almeno due o tre pasti equilibrati. Può essere fatto tutti i giorni, oppure solo qualche giorno alla settimana.
  • Digiuno di 24 ore: più impegnativo, può essere fatto al bisogno oppure regolarmente, magari una volta a settimana.
  • Digiuno a giorni alterni: il più efficace per quanto riguarda i benefici, risulta però faticoso da seguire per lunghi periodi. Una valida alternativa potrebbe essere quella di fare, nei giorni di digiuno, dei pasti leggeri per un totale massimo di 500 calorie giornaliere.
  • Digiuno per un pasto: è il modo migliore di ascoltarci e di seguire i segnali che il nostro corpo ci invia, magari dopo aver mangiato troppo.

Il digiuno intermittente può quindi avere innumerevoli benefici sull’organismo, ma perché questo avvenga devi seguire delle regole ben precise e sempre sotto il controllo di un professionista:

  • prima cosa, direi essenziale: se hai delle patologie in corso o dei problemi di salute e non sei al top, evita di iniziare un digiuno (questo ovviamente si chiama buonsenso!)
  • bevi molto, almeno due litri di liquidi al giorno non zuccherati (acqua, tisane…)
  • integra la tua alimentazione con un buon livello di proteine (pesce, carne bianca, proteine vegetali)
  • mangia molta verdura e assumi sempre 2 porzioni di frutta ogni giorno, cercando di evitare carne rossa, salumi e sale

In ogni caso, gli studi che riguardano il digiuno sono ancora in corso, studi che spesso hanno sottolineato come i risultati siano molto soggettivi e dipendano da innumerevoli variabili.

È preferibile non generalizzare gli effetti di questa pratica, ricordando che il digiuno non è per tutti e, soprattutto, è da evitare in soggetti che hanno sofferto di disturbi alimentari, nei bambini, negli anziani e nelle donne in gravidanza.

Sottolineo nuovamente che il digiuno intermittente non serve solo per la perdita di peso, ma è un protocollo alimentare che un professionista, dopo un’attenta valutazione del singolo caso, può consigliarti di seguire durante un percorso nutrizionale orientato a guidarti verso una sana alimentazione.

Proprio per questo devi sempre parlarne con il tuo medico e farti consigliare il giusto percorso da un dietista, per assicurarti di mangiare nelle giuste dosi e nel modo più corretto.

Un’alimentazione sana ed equilibrata deve essere una costante nella vita di chiunque e la scelta primaria da fare assieme ad un professionista.

Non dimenticarlo mai.

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